|
|
Programma
Cosa sono le Giornate di spiritualità e cultura?
Le Giornate di spiritualità e cultura sono incontri diocesani,
proposti a tutti i soci de La Nuova Regaldi e a
tutti gli interessati, dedicati all'approfondimento
di temi di carattere culturale uniti alla ricerca del loro risvolto spirituale. Le Giornate di
spiritualità e cultura giungono nel 2004-2005 alla loro quinta edizione. Fin dalle origini esse hanno
costituito la "spina dorsale" del cammino formativo proposto da La Nuova Regaldi.
A chi sono rivolte?
- a tutti i soci de La Nuova Regaldi
- a tutti i giovani e i giovani adulti della Diocesi
- a tutti coloro che sono interessati ad un serio cammino di approfondimento spirituale
Perché parlare di spiritualità e cultura?
La formula, nata nell'anno 2000 nel quadro di un'esperienza di pastorale rivolta a giovani universitari,
che ha portato alla costituzione de La Nuova Regaldi,
cerca di coniugare due dimensioni che ci paiono essenziali ed importanti per rapportarsi criticamente
con la società in cui viviamo: spiritualità e cultura. Oggi esiste un forte bisogno di spiritualità.
Non sempre si tratta di spiritualità cristiana e spesso sembra rispondere ad un tentativo di securizzazione,
che può essere fine a sé stesso e/o semplicemente la risposta ai bisogni interiori delle persone.
La spiritualità cristiana ci pone invece di fronte alla figura di Gesù Cristo, coinvolgendoci in un
cammino di autentica crescita e di forte spessore antropologico, che abbraccia tutte le dimensioni della
vita umana. Il riferimento centrale a Gesù Cristo, Signore della storia e Parola incarnata, consente perciò
di coniugare il desiderio di spiritualità con la passione per la ricerca culturale, che si arricchiscono
vicendevolmente, favorendo una crescita personale che evita sia i rischi dello spiritualismo che quelli
dell'intellettualismo. La cultura evita infatti che si cada in uno spiritualismo alieno dal confronto con
i reali problemi della vita e della società mentre la spiritualità allontana il pericolo di un
intellettualismo autocompiacente e fine a sé stesso. Questo stile vuole caratterizzare l'esperienza
dell'Associazione, nata dall'idea di concretizzare quei "laboratori della fede" indicati da
Giovanni Paolo II nel suo discorso rivolto ai giovani radunati a Roma per il Giubileo del 2000.
Il metodo
I temi delle giornate vengono normalmente affrontati con una pluralità di approcci, abbraccianti
gli apporti delle scienze umane, la riflessione su ricadute di rilevanza sociale e politica e il
confronto con le testimonianze di vita di personalità esemplari. La struttura delle giornate
favorisce l'ascolto, il dibattito, il confronto e la conoscenza tra i partecipanti.
Struttura degli incontri
Le Giornate sono suddivise in
- incontro nella mattina, seguito dalla celebrazione Eucaristica
- pranzo comunitario
- approfondimento, in altra chiave, della tema della mattina
- dibattito finale e discussione di gruppo
La scelta dei luoghi
Le giornate si tengono in luoghi, la cui bellezza artistica e naturalistica favorisca
l'ascolto e la conteplazione. Essi sono inoltre dislocati in vari punti della Diocesi e dei
territori circostanti, in modo da favorire, di volta in volta, il loro raggiungimento da parte di giovani e giovani
adulti provenienti da varie zone della Diocesi.
Il percorso 2004-2005. Europa: dalla Carta all'Identità. Fede e cultura nel cammino dei popoli europei
Abbiamo sentito in questi mesi parlare spesso di Europa, ma forse non tutti hanno ancora le idee
chiare. La volontà di conoscere meglio l'Unione Europea, i suoi organi istituzionali, le sue radici
culturali e religiose, la sua vocazione e il ruolo che veramente può svolgere sulla scena del mondo
attuale ci hanno spinto a pensare una serie di incontri che ci aiutassero a capire se questa Unione,
nata da volontà politiche ed economiche, abbia anche un'anima. Ancora una volta è il Papa Giovanni
Paolo II a guidare la nostra riflessione e offrirci gli stimoli giusti per intercettare un tema
attuale e decisivo per la nostra coscienza di cittadini europei; più volte il Pontefice si è
espresso sull'identità dell'Unione Europea: " La mia preoccupazione più grande per l'Europa è che
essa conservi e faccia fruttificare la sua eredità cristiana. Non si può infatti negare che il
Continente affondi le proprie radici, oltre che nel patrimonio greco-romano, in quello
giudaico-cristiano, che ha costituito per secoli la sua anima più profonda"
(Dal
discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti al III Forum Internazionale della Fondazione Alcide De Gasperi, 23 febbraio 2002).
È proprio volendo cogliere queste sollecitazioni che è nato il percorso 2004-2005.
Elemento unificante e di attualità sarà la Costituzione europea, che traccia le linee-guida
dell'agire e dell'essere dell'Unione. Dal Preambolo, dove non compare il diretto riferimento alle
radici cristiane, sappiamo che alcuni criteri hanno guidato la volontà di costituire l'Europa
unita: " ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa, ai valori del
ruolo centrale della persona, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del
diritto, i popoli d'Europa sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre
più stretto, a forgiare il loro comune destino").
La sfida del cammino di quest'anno è quella di verificare quali siano le radici di questo nuovo
volto del Vecchio Continente per capirne realmente la vocazione e per dire con il Papa:
" che l'Unione europea possa conoscere un nuovo sussulto d'umanità! Che sappia ottenere il consenso
necessario per inscrivere fra i suoi ideali più alti la tutela della vita, il rispetto dell'altro,
il servizio reciproco e una fraternità senza esclusioni! Ogni volta che l'Europa attinge dalle sue
radici cristiane i grandi principi della sua visione del mondo sa di poter affrontare il futuro con
serenità"
( Dall'udienza di Giovanni Paolo II ai partecipanti alla conferenza dei presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea, 23 settembre 2000).
Calendario degli incontri
|
Domenica 14 novembre 2004
Giovanni Paolo II e l'Europa della Speranza
L'oblio della fraternità nella costruzione dell'Europa unita
Relatori:
- Lech Walesa
Fondatore di Solidarnosc, Premio Nobel per la Pace, Presidente Emerito della Polonia
- Mons. Aldo Giordano
Segretario Generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE)
- Savino Pezzotta
Segretario Generale della CISL
Luogo: Novara, Aula Magna dell'Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro
|
Domenica 12 dicembre 2004
Shemah Israel…
L'eredità ebraica in Europa
Relatore: Elena Lea Bartolini (docente di Giudaismo, Milano)
Luogo: Borgomanero, Villa Marazza
Domenica 30 gennaio 2005
Lager e Gulag: l'abisso del male e il risorgere della speranza
La profanazione dell'uomo nella memoria della storia europea
Relatore: Claudio Vercelli (Ricercatore presso l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, Torino)
Luogo: Fondotoce, Casa della Resistenza
Domenica 20 febbraio 2005
Europa e Islam tra storia e attualità
Scontri e incontri di due civiltà in terra europea
Relatore: Paolo Branca (Docente di Lingua e Letteratura Araba, Milano)
Luogo: Novara, sede de La Nuova Regaldi
Domenica 13 marzo 2005
Oriente e Occidente: i "due polmoni" del Cristianesimo europeo
Le multiformi ricchezze dello spirito cristiano in Europa
Relatore: Claudio Gugerotti (Nunzio Apostolico di Georgia, Armenia e Azerbaigian, Tbilisi - Georgia)
Luogo: Miasino, Comunità Premostratense
Sabato Santo 26 marzo 2005
L'unità delle Chiese, segno di speranza per l'Europa
Il cammino ecumenico tra le Chiese d'Europa
Relatori: Silvio Barbaglia (docente di Scienze Bibliche, Novara)
Pier Mario Ferrari (docente di Teologia e Filosofia, Novara)
Luogo: Varallo Sesia, Sacro Monte
Domenica 17 aprile 2005
La "persona" al centro della civiltà europea
I grandi Codici dell'antropologia occidentale
Relatore: Giovanni Reale (Docente di Filosofia Antica, Milano)
Silvio Barbaglia (docente di Scienze Bibliche, Novara)
Luogo: Stresa, Collegio Rosmini
Domenica 22 maggio 2005
Siamo venuti per adorarlo (Mt 2,2): giovani pellegrini per le strade d'Europa
Il cammino, metafora della vita dell'uomo europeo di ieri e di oggi
Relatore: Don Domenico Sigalini (Vice Assistente Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana)
Luogo: Vercelli, Aula Magna del Seminario Arcivescovile
Maggiori e più dettagliate informazioni
Per maggiori informazioni rivolgersi a
|
|