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Presentazione dell'incontro
Giovanni Paolo II e l'Europa della Speranza
L'oblio della fraternità nella costruzione dell'Europa unita

Convegno diocesano nel 20° anniversario della visita apostolica di Giovanni Paolo II alla Diocesi di Novara per il IV centenario della morte di san Carlo Borromeo (Varallo - Arona, 3-4 novembre 1984) e in occasione della recente firma del trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa (Roma, 29 ottobre 2004).

Descrizione dell'iniziativa
L'Associazione Culturale Diocesana "La Nuova Regaldi" per la Diocesi di Novara, in collaborazione con il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Chiesa italiana, con il patrocinio degli enti locali Regione Piemonte, Provincia di Novara, Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, Comune di Novara, Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro" presenta il Convegno dal titolo: "Giovanni Paolo II e l'Europa della Speranza. L'oblio della fraternità nella costruzione dell'Europa unita".

Saranno presenti in qualità di relatori Lech Walesa, Presidente emerito della Repubblica polacca, nonché Premio Nobel per la Pace e fondatore di Solidarnosc, mons. Aldo Giordano, segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), Savino Pezzotta, Segretario nazionale della CISL. Moderatore del Convegno sarà il dott. Jas Gawronski, Parlamentare europeo e giornalista. va infine anche ricordata la presenza di Vittorio Sozzi, responsabile nazionale del Progetto culturale della Chiesa italiana.

Finalità e contenuti dell'evento
Il Convegno vorrà approfondire il contributo che potranno portare la Chiesa Cattolica e le altre Chiese in Europa nel prossimo futuro attraverso uno sguardo rivolto anche alla memoria storica. L'occasione è offerta dalla firma, da parte del Parlamento italiano, del trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa (Roma, 29 ottobre 2004).

Il Preambolo della Costituzione, al di là del dato tanto dibattuto sull'assenza della citazione delle radici cristiane dell'Europa, afferma esplicitamente che l'Unione "si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà". Il binomio "libertà e uguaglianza" richiama due dei tre grandi valori conclamati dalla rivoluzione francese. Appare non casuale la non inclusione della terza dimensione, quella della "fraternità", contributo tipico del cristianesimo, secondo tesi accreditate. In luogo della "fraternità" il preambolo cita il valore della "solidarietà", dimensione entrata nel patrimonio giuridico a sostituzione della "fraternità". La "solidarietà" non plasmata dalla "fraternità" (che afferma la responsabilità del "fratello") rischia di sconfinare in "paternalismo" dello Stato, nella forma di una "solidarietà verticale", dall'alto. È necessaria, invece, una "solidarietà orizzontale" tra popoli e persone che si riconoscono "fratelli". La "libertà", inoltre, può degenerare fino ad assumere il colore dell'ideologia radical-borghese, già abbondantemente presente nel nostro tessuto europeo, mentre l'"uguaglianza" può assumere il volto dell'egualitarismo esasperato o di altre forme tendenti alla massificazione. Sia nell'una come nell'altra dimensione il rischio è che venga dimenticato l'uomo nel suo mistero. La differenza appare, invece, nell'accoglienza della "fraternità" quale dimensione concretamente praticabile nelle scelte piccole e grandi.

Tale è la prospettiva di fondo entro la quale vorremmo collocarci. In tutto questo vogliamo rendere omaggio a Giovanni Paolo II per tutto il suo operato in favore di questa comunità europea, sul solco della Speranza da Lui continuamente evocata (cfr. l'Esortazione apostolica "Ecclesia in Europa", 28 giugno 2003). Il Convegno, infatti, intende rendere omaggio al Santo Padre, per quanto ha fatto per la Chiesa e il mondo intero lungo tutti questi 26 anni di pontificato ricordando la sua venuta nella nostra Diocesi novarese il 3-4 novembre del 1984.

La presenza del Segretario nazionale della CISL, il dott. Savino Pezzotta, accanto al "sindacalista" per definizione Lech Walesa, vuole favorire il riferimento immediato al mondo del lavoro e allo sviluppo equo della nostra società italiana ed europea. Per questo motivo l'evento vuole coinvolgere in particolare, oltre alle rappresentanze del mondo ecclesiale, civile e istituzionale, anche quelle del mondo del lavoro e dell'imprenditoria.

L'evento si svolge, inoltre, entro significative coincidenze di date e anniversari:
  • il 29 ottobre il Parlamento italiano firmerà il trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa: tale evento permette al Convegno di collegarsi direttamente al tema
  • il convegno si svolge a 25 anni dalla prima visita apostolica in Polonia dal 2 al 10 giugno del 1979, avvenimento che determinò gli sviluppi successivi della storia polacca grazie al ruolo di Solidarnosc e del suo leader Lech Walesa
  • il convegno si colloca a 20 anni di distanza dal martirio di padre Jerzy Popielusko, il 19 ottobre 1984, dono di una vita che ha assunto un valore non solo per il popolo polacco bensì per l'intera Europa
  • il Convegno cade a 20 anni di distanza dal 3-4 novembre del 1984 quando il Papa veniva a visitare le nostre terre novaresi sulle orme di San Carlo Borromeo, portandosi a Varallo e ad Arona, luogo di nascita del Borromeo in occasione del IV centenario della sua morte (1584)
  • il Convegno si svolge a 15 anni dal 9 novembre del 1989, quando cadde il muro di Berlino, a conclusione di una fase iniziata circa dieci anni prima in Polonia con Solidarnosc.
Il Convegno rappresenta l'apertura e la prima delle otto Giornate di spiritualità e cultura de La Nuova Regaldi che si svolgeranno con cadenza mensile lungo il territorio della Diocesi. Queste sono imperniate sul tema generale relativo alle radici culturali e spirituali dell'Europa.

Organizzatore dell'evento
L'evento è organizzato dall'Associazione Culturale Diocesana La Nuova Regaldi, la quale opera sul territorio novarese dal 2001 e si propone di dare attuazione in Diocesi al Progetto Culturale della Chiesa italiana, sviluppando un'intensa attività di ricerca e di formazione, realizzata attraverso aree di studio, corsi di formazione e convegni. L'Associazione è composta da studenti universitari, giovani lavoratori e adulti, che partecipano ad un cammino di crescita culturale e spirituale fondato sul confronto aperto e intellettualmente onesto tra il pensiero cristiano, nelle sue molteplici espressioni, e la poliedricità del mondo culturale e sociale circostante.